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al testo di Adielle
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I dissidi sulla strada della lingua
non sciolgono il silenzio come neve al sole
cambia il colore delle parole che mi dici
se le trattieni in gola
per il tempo di sgomberare la mente
dal rumore di altri pensieri
e la tua voce schiuma di mare
diventa finalmente presente
al discorso che ci avvolge
manto di seta scura
baciata dalle labbra
senza più candore ed umiltà
il contenuto lascia la forma che trova
come acqua in un vaso
per deporre i suoi resti sdruciti
sul pavimento della stanza
nell'aria divisa a metà
galleggiano sillabe
da raccogliere
niente oltre niente di più
chi l'avra vinta l'ultima parola?
meschino il tentativo di dissipare il calore
attraverso gli stratagemmi dell'inverno
un flebile rancore
depositato nelle foglie a terra
fa capolino sul sentiero
che vediamo da qui
senza sporcarci le mani
col fitto del bosco
ho un po' paura
mentre cala la sera
ma la danza dei tuoi occhi intorno
mi permette di abusare del coraggio
e tendere lo sguardo fino a che non si stucchi
sui rami più alti
dietro la volta del cielo
che piano s'abbruna.
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